Apparteniamo a un’era in cui siamo bombardati dalle parole, orali e scritte, online e offline. Sono una miriade, sicuramente troppe per essere tutte elaborate a dovere.

É l’effetto della società dell’informazione:

La figura che produce questi messaggi e testi nel mondo digitale è il copywriter, a cui abbiamo già accennato nell’articolo sulle professioni digitali.

Posto che non si può non comunicare, è fondamentale imparare a farlo correttamente. Se non se ne è capaci, le speranze di avere successo calano drasticamente. E parliamo sia di sfera professionale che personale. 

Dunque, una volta imparato a comunicare, l’obiettivo è farlo in modo efficace.

A maggior ragione se consideriamo che per essere ascoltati, occorre spiccare in  mezzo a un mare di parole. 

Chi è il copywriter?

I testi di spot, locandine, newsletter, siti web e persino quelli stampati sulle vostre t-shirt, probabilmente sono frutto di un copywriter.

Il copywriting consiste nell'utilizzare le parole per convincere le persone a compiere un'azione, come cliccare su un annuncio o acquistare un prodotto. Per questo motivo, è uno degli aspetti più importanti del marketing. È anche il motivo per cui i copywriter professionisti sono gli scrittori più pagati del pianeta.
John McIntyre
Copywriter

Alcuni esempi

Alcuni degli esempi più significativi sono i copy-ads, ossia annunci pubblicitari in cui il testo è l’unico protagonista. Questa tipologia di annunci è il banco di prova per un copywriter: avendo a disposizione solo le parole, è necessario trarre il massimo effetto che queste ultime possono esercitare sul lettore nello spazio di poche e brevi righe di testo. 

Di seguito una campagna copy ad di SwissLife, una compagnia svizzera di assicurazioni:

Campagna copy ad di SwissLife.

Lo scopo principale della compagnia — garantire al cliente un sostegno in qualsiasi circostanza — viene riflesso dalla struttura sintattica della frase:

“I never want children are great”

che comprende le affermazioni “I never want children” e al contempo “children are great”. La subheadline poi chiarisce ciò che a primo impatto può disorientare:

“For all life’s twists and turns: flexible financial plans”.

Il fulcro del messaggio è il seguente: per tutte le svolte della vita (come il cambio di senso a metà della frase) SwissLife sarà pronta ad aiutarvi con piani assicurativi flessibili.

In questo modo il lettore-cliente ha introiettato l’idea di un marchio affidabile senza che gli sia stato detto esplicitamente. È stato “spinto gentilmente” verso l’azienda, con un gioco di parole semplice ma significativo.

Altri copy-ads, altro humor. Il marchio Durex è notoriamente abile nel trovare il “colpo di genio”, ammiccando senza mai esplicitare.

Evidentemente nel marketing l’etica non sempre è presa in considerazione, tuttavia, ciò che accomuna questi annunci è l’intuizione: con poche parole il copywriter riesce a trasmettere brillantemente delle sensazioni (affidabilità, priorità, garanzia, qualità, superiorità) che colpiscono il lettore.

È questo l’effetto della comunicazione efficace.

Copy ad di Durex per la festa del papà.
Copy ad di Heineken.

Un altro copy-ad che non rende manifesta l’intenzione promozionale e che, anzi, introduce un elemento umoristico, è l’esempio di Heineken.

“Ci vogliono 581 giorni per ottenere il six-pack (addominali), ma costa solo 5.81 dollari comprarne uno (pacco da sei birre)”. 

Spesso nel copywriting funziona molto bene associare il campo del prodotto/servizio con uno totalmente diverso, in questo caso addirittura agli antipodi: alcol ed esercizio fisico.