“Cosa vuoi fare da grande?”

C’è chi ha sempre risposto allo stesso modo, chi ha cambiato idea nel tempo, oppure chi ha esitato a lungo.

Tutti questi comportamenti sono leciti: la risposta a questa domanda non è certa, nè uguale per tutti. Soprattutto considerando la miriade di professioni oggi esistenti, affermate o emergenti.

A proposito di queste ultime, viene naturale pensare a quelle digitali. Quante ne conosciamo?

Restare informati su quali siano le nuove opportunità lavorative nate grazie alla rivoluzione digitale può risultare molto utile. Significa aprire finestre su prospettive mai considerate prima e magari più fortunate.

Molti aspetti della vita sono ormai legati al cyber-spazio, pertanto abbracciare la dimensione digitale è un modo per “rimanere connessi” col mondo.

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L'habitat digitale. Fonte Unsplash. Photo credits Jason Goodman
Misurare le proprie competenze digitali

Due dei principali obiettivi digitali europei da soddisfare entro il 2030 sono fornire all’80% dei cittadini le competenze digitali di base e raggiungere un totale di 20 milioni di specialisti impiegati nel settore ICT.

Per definire le competenze digitali dei cittadini la Commissione europea ha creato il modello DigComp, aggiornato a marzo 2022, consultabile qui.

Nel documento è inoltre possibile misurare le proprie competenze digitali in 5 diverse aree

Le nuove frontiere lavorative

Sulla base del ragionamento precedente, quali saranno dunque le competenze digitali fondamentali per il lavoro del futuro? Analizziamo di seguito alcuni esempi (non troppo comuni).

Il matematico Clive Humby nel 2006 sosteneva che “I dati sono il nuovo petrolio”.

A questa affermazione Michael Palmer ha aggiunto che, proprio come il petrolio, essi sono “preziosi ma non realmente utilizzabili se non raffinati”.

“Raffinare i dati” è compito di Data Analysts, Data Scientists e Data Architects, ognuno dei quali si occupa di raccoglierli, leggerli o organizzarli per trarne informazioni utili per i business.

I Big Data lasciano delle tracce di ciò che le persone vogliono e cercano online, cosicché analizzandoli diventa più facile soddisfarle.

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Lavorare coi Big Data. Fonte: Unsplash. Photo credits: Luke Chesser

Nell’area della comunicazione spicca la mansione “collaborativa” del Community Manager, una delle professioni più richieste e in forte crescita. Questa figura si occupa di gestire le community online, moderando commenti e discussioni tra gli utenti.

Di uguale rilevanza è il Digital Strategist, che predispone una strategia di promozione su più canali e con differenti messaggi per eventi, servizi e prodotti. 

Vi è poi il Social media listening analyst, incaricato di “ascoltare” le conversazioni online per individuare modelli di comportamento e trend di mercato. 

A fianco del più conosciuto User Interface (UI) Designer c’è lo User Experience (UX) Designer, impegnato nel garantire all’utente la più semplice e piacevole esperienza nell’utilizzo di un determinato prodotto o servizio. Questa figura deve possedere tante skills tecniche quanto “relazionali”, in quanto il suo obiettivo è la comprensione dei bisogni delle persone.

Una UX Designer progetta il prototipo di un'applicazione. Fonte: Unsplash. Photo credits: Kelly Sikkema

Il SEO specialist si occupa dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, mirando a posizionare nel miglior modo possibile la singola pagina nella SERP (search engine results page) di Google. In sostanza è abile nel dare la maggior visibilità possibile a un soggetto online.

Infine, una figura sempre più ricercata in questa “giungla” digitale è il copywriter: si occupa di scrivere testi a scopo pubblicitario o di altre forme di marketing e deve essere capace di raccontare in maniera creativa, funzionale e “attraente”.

Le professioni digitali toccano ogni settore conosciuto: matematica, economia, psicologia, storytelling e molto altro. Contribuire grazie alle proprie competenze a questo ecosistema sarà fondamentale (e anzi, lo è già!). Le opportunità sono tante: è il momento di sfruttarle al massimo.